mercoledì 3 ottobre 2012

Le strategie dei samurai




Le stategie dei samurai
Boye Lafayette

  • La spada dello spirito. Capacità fisiche e conoscenza possono essere inutili in assenza di uno spirito forte, nel senso del coraggio, della determinazione, della forza di volontà e dell'energia. Questo può sembrare un concetto poco originale, ma è vitale quando la posta è alta e in un istante si potrebbe perdere la vita o tutto quello che si è sognato e per cui si è lavorato. Era convinzione di Musashi che la fermezza di carattere fosse importante quanto l'arma usata in combattimento. Si riferiva a a tale approccio definendolo “la spada dello spirito”, nel senso che se opportunamente impugnata, l'indole di un individuo poteva risultare temibile quanto una lama tagliente.

  • Colpire per primi, colpire duro
  • usare tutte le armi a disposizione, nei conflitti all'ultimo sangue usate qualunque tattica o tecnica possa servirvi a realizzare i vostri obiettivi. Non basta vincere il confronto delle public relations se così facendo si perde la guerra
  • il samurai e il carpentiere. Conoscere fino in fondo la natura degli strumenti che adopera. I grande samurai voleva far capire che gli individui dovrebbero impegnarsu continuamente per accrescfere il proprio sapere e migliorarsi in modo radicale, olistico.
  • Prendere l'iniziativa. Il significato palese di tale regola è che attaccando per primi, impadronendosi del vantaggio e conservandolo, si può costringere l'antagonista a reagire alle proprie mosse, invece di doversi adattare alle sue. Mantenere l'iniziativa anche quando il contendente efffettua la prima mossa, superando in rapidità la sua azione e approfittando della sua vulnerabilità durante l'attacco. Egli definiva tale manovra “calpestare la spada”
  • conoscere l'ambiente circostante
  • all'erta in attesa del crollo. Allenarsi al punto di riuscire ad individuare immediatamente quando un avversario perdeva il ritmo, per balzare subito all'attacco prima che questi potesse riprendersi. “Il vostro assalto impetuoso dev'essere istantaneo e intenso, dovete stroncare l'antagonista con vigore tale da impedire di riprendersi”
  • immedesimarsi nell'avversario.
  • adescare l'avversario. Per acquisire un vantaggio sui propri avversari consisteva nel comportarsi in modo disinvolto o apatio , con il risultato di far abbassare al contendente il grado di vigilanza, spingendolo ad essere avventato. Il maestro paragonava questa strategia al far ubriacare l'avversario.
  • Non usare mai due volte la stessa tattica. Il suo intento palese era evitare che uno qualunque dei suoi avversari acquisisse sufficiente familiarità con il suo stile da potersi preparare a contrastarlo.
  • Spingere l'avversario a cambiare lo stile di combattimento. Se invece un avversario era sufficientemente esperto da passare a un'altra tecnica, Musashi manteneva il vantaggio constringendolo a cambiare ripetutamente, fincheè non tentava una mossa che non padroneggiava completamente. A quel punto lo sbaragliava in un lampo.
  • Comportarsi come se si fosse già morti
  • evitare le situazioni di stallo. Anche il minimo vantaggio generato dal mutamento del vostro approccio, o dall'introduzione di qualche altro elemento, può sbloccare una situazione di stallo e rendere possibile una vittoria completa.
  • Non dare mai una seconda possibilità all'avversario.Non dare una seconda possibilità all'avversario di potersi organizzare, bisogna eliminarlo. Non permettere al contendente di riposare o di potersi organizzare, senza mai lasciare il tempo di pensare. Spprofittare del nemico al primo segno di “crollo”, ovvero a qualunque cenno di comportamento scoordinato. Non mollare finchè la vittoria non è completa, totale, definitiva.
  • Bucare il fondo. Per prima cosa, l'avversario o i nemici andavano eliminati il più rapidamente possibile e speditamente possibile, e in secondo luogo, se alcuni antagonisti venivano lasciati in vita, il loro spirito andava completamente spezzato, in modo che non potessero rappresentare mai più una minaccia.
  • L'importanza dell'arte nella vita. “provate tutte le arti. Sviluppate un occhio penetrante in tutti i campi”.
  • Concentrarsi sulla vittoria. Atteggiamento vincente, con tale definiziaone intendeva dire che la mente di un individuo impeganto in combattimento doveva essere totalmente concentrata sul conseguimento del successo. Nelle sue battaglie personali egli si forzava in tutti i modi possibili di liberare il proprio cervello d paure, dubbi o riserve di qualsiasi tipo in grado di distrarlo. Ogni fibra del suo essere, sia la mente sia il corpo, erano concentrati su un obiettivo: vincere in fretta e in modo totale.
  • La testa di un ratto, il collo di un toro. Questo adagio si riferisce all'intelligenza del ratto e al coraggio, al vigore e alla tenacia del toro. Caratteristiche che tutti dovrebbero cercare di sviluppare.
  • Superare oggi quello che si era ieri. La massima è ancora comunemente usata da scrittori, oratori, educatori e insegnanti ed è al centro del concetto espresso nel bene noto termine nipponico kaizen, che significa “miglioramento continuo”. Gli appartenenti a tutte le categorie dell'esistenza dovrebbero prendere a cuore questo insegnamento.

- è necessario scegliere un traguardo prima di raggiungerlo
- qualsiasi conseguiento inizia con delle finalità... traguardi elevati  vi aiuteranno a concentrare energie,
capacità e azioni con il massimo dell'efficacia
- autodisciplina mentale, fisica, intellettuale e spirituale
- l'intensa preparazione quotidiana continuava nel corso dell'intera esistenza attiva
è necessario  che continuate ad allenarvi con le vostre "armi", ovvero le particolari capacità e tecniche richieste
da campo in cui operate, per sopravvivere e prosperare
- dedicare del tempo a una organizzazione meticolosa in vista di meeting, gare o altri avvenimenti importanti
vi conferirà un vantaggio impagabile contro avversari meno preparati, e più vi terrete pronti per un evento inatteso,
oltre che per ciò che è già previsto, maggiore sarà il vostro successo.
- tale disciplina insegna a riconoscere e a affrontare la realtà in modo distaccato e oggettivo, senza, le emozioni che rendono la vita una prova così ardua per tante persone
- carattere del samurai disciplina, onestà, lealtà e perseveranza, l'integrità assoluta è decisiva per il raggiungimento
del successo
- futuri samurai diligenti, responsabili e impavidi
- la forza di Musashi, come lui stesso ribadì più volte, non risiedeva in una superiore abilità nell'uso delle armi,
ma nell'utilizzo della mente per sconfiggere gli avversari... allenare la mente oltre che il corpo... sviluppo della disciplina mentale
- lo sviluppo della concentrazione, dell'energia e dell'aggressività necessarie per arrivare al successo
richiede una rigorosa preparazione mentale
- Muashi praticava la tecnica dimeditazione zen e attribuiva a tale semplice pratica gran parte dei propri successi in combattimento e nelle arti
placare la mente e renderla libera
- una mente comletamente vuota mette un individuo nelle condizioni di reagire spontaneamente alle circostanze immediate
- il suo segreto era quello di svuotare completamente la mente da ogni ripensamento, paura, o da qualsiasi altro elemento,
lasciando fare al corpo ciò per cui era stato addestrato
- Musashi assegnava alla forza del vuoto un merito maggiore rispetto alla sua abilità conla spada
- il punto è conoscere profondament ela propria disciplina, esercitarsi nell'esecuzione finchè non risulta automatica
e poi procedere senz ail minimo dubbio o la minima riserva mentale
- capacità di osservazione
- prestare attenzione ai particolari
- una delle armi preferite da Musashi e una delle più efficaci, era la forza della condotta inaspettata
- un comportamento inaspettato può gettare nello scompiglio i piani formualti con cura dai vostri avversari e fornirvi
l'opportunità di cui approfittare per anadare a segno
- la paura può essere sconvolgente e debilitante e che si può usare per redenere più vulnerabili avversari potenti
- un certo livello d'intimidazione può essere impagabile in caso di trattative e di competizioni... qualunque cosa si riesca a fare per disorientare
l'avversario conferisce un vantaggio


1 prefiggersi obiettivi
traguardi elevati vi aiuteranno a concentrare energie, capacità e azioni con il massimo dell'efficacia
2. disciplina vitale
3. prepararsi per vincere. per vincere nel mondo odierno, anche voi dovere mantenervi "in forma e prnti a combattere"
attraverso una preprazione costante e protratta.  E' inoltre necessario che continuate ad allenarvi con le vostre "armi", ovvero le particolari
capacità e tecniche richieste dal campo in cui operate, per sopravvivere e prosperare.
4. Tenersi pronti. più vi terrete pronti per un evento inatteso, oltre che per ciò che è già previsto, maggiore sarà il vostro successo.
5 L'illusione della forma. come lo zen , poichè tale disciplina insegna a riconoscere e ad affrontare la realtà in modo distaccato e oggettivo, senza le emozioni
che rendono la vita una prova così ardua per tante persone.
6. Integrità assoluta. "Colpire quando è giusto colpire e morire quando è giusto morire". Senza nessuna ambigiutà o incertezza comportamentale,
gli avversari e i combattenti possono concentrarsi sul compito che hanno davanti. Insieme ad alstri aspetti positivi del cartattere del samurai, quali: disciplina,
onestà, lealtà e perseveranza, l'integrità assoluta è decisiva per il raggiungimento del successo e al tempo stesso
sostiene gli standard di una società etica.
7. preparare la mente. Se siete atleti non trascurate di allenare la mente oltre che il corpo, accertatevi che il vostro addestramento includa lo sviluppo
della disiplina mentale necessaria ad avere la meglio contro avversari difficili.. Se siete un dirigente, o se state cercando di diventarlo, ricordate che, lo sviluppo della concentraizone, dell'energia e dell'aggressività necessarie
per arrivare al successo richiede una rigorosa preparazione mentale.
8. Liberare la mente. Ilpiù comune sistema zen per fare piazza pulita di ogni interferenza è lo zazen o "meditazione seduta". Quindici o venti minuti al giorno di
meditazione, potrebbe avere effetti di vasta portata: se non altro migliorerebbe la vostra salute mentale e fisica, contribuendo a darvi un'esistenza più lunga
e serena.
9. la forza del vuoto. Musashi teneva a sottolineare che una mente completamente vuota mette un individuo nele condizioni
di reagire spotaneamente alle circostanze immediate e gli conferisce un potere speciale sugli avversari. Per quanto riguarda gli affai e altre questioni, il punto è conoscere
profondamente la propria disciplina, esercitarsi nell'esecuzione finchè non risulta automatica e poi procedere senza il minimo dubbio o la minima riserva mentale.
10.Imparare dagli avversari. Studiate con attenzione concorrenti e rivali, apprenderete punti di forza e debolezze;
imparate da loro, adattate il vostro approccio per approfittare dei loro limiti e poi sconfiggerli prima che si rendano conto del fatto che avete modificato
le vostre tattiche.
11. Prestare attenzione ai particolari. Musashi sottolineava che l'attenzione alle minime sfumature, costituiva uno degli aspetti più rilevanti per vincere
qualsiasi battaglia, o riuscire in qualunque progetto.
12. La forza del silenzio.
13. Cambiare le regole dello scontro. Questo insegnamento vale per qualsiasi genere di competizione: un comortamento insapettato
può gettare nello scompiglio i piani formulati con cura dai vostri avversari e fornirvi l'opportunità di cui approfittare per andare a segno.
Una dele armi preferite da Musashi e una delle più efficaci, era la forza della condotta insapettata.
14. La forza della paura

Nessun commento: