"La conoscenza sciamanica la "conoscenza del
cuore", ovvero una conoscenza che avviene per esperienza diretta e che
implica una trasformazione dell'essere. La conoscenza è rivelata allo
sciamano attraverso le sue esperienze mistiche che comportano viaggi in
dimensioni vibratorie diverse da quella ordinaria.
Conoscere, guarire, divinare e tutte le altre attività
sciamaniche, sono in effetti il risultato della capacità dello sciamano di
alterare il proprio stato di consapevolezza per accedere, attraverso
l'apertura del cuore, all'estasi mistica.
Le conoscenze del neosciamanesimo, così come le sue
attività, nascono e si sviluppano da una immensa radice comune: la capacità
d'amare."
Introduzione
La Danza Sciamanica è un Rituale che
richiede un paio d’ore di tempo e anche più per essere portato a termine. In
realtà sei tu, o il gruppo di persone che lavora con te, che deve stabilire
i tempi effettivi. Infatti i Rituali scatenano processi emotivi molto
profondi che non possono essere interrotti arbitrariamente, ma devono sempre
completarsi per intero. Dunque è chi pratica il rituale che ne stabilisce
l’effettiva durata. La Danza Sciamanica tocca i nostri blocchi emotivi e li
porta a galla per permetterci di liberarcene; ciò può provocare reazioni di
pianto, di riso, di rabbia, a volte anche molto intense, delle quali non
bisogna in nessun modo avere paura, ma è indispensabile che, una volta
attivati, questi processi catartici possano completarsi senza venire
interrotti. Perciò, se danzando i tuoi occhi si riempiono di lacrime di
pianto o di riso, se la rabbia sale dai tuoi chakra bassi e tende ad
esprimersi in tutto il tuo corpo, lascia che ciò accada, non frenare i tuoi
processi emotivi, abbi fiducia nel tuo essere, nelle sue capacità di
autoguarigione e lascia che la catarsi, la liberazione emotiva, che è un
processo di guarigione psichica e fisica, si compia per intero. Non guardare
l’orologio, sentirai dentro di te quando il processo emotivo si è concluso e
allora potrai riposare.
Il risveglio delle energie assopite
produce sempre una forte emozione che va fatta fluire. Perciò è importante
che, durante la pratica dei rituali, tu stia con le tue emozioni e le
accetti senza mai temerle e senza mai giudicarle.
Nell’estasi sciamanica, prodotta
dalla danza, dalla musica, dalla modificazione del respiro, dalla tua
immaginazione e immedesimazione, entri in uno stato di coscienza ampliato
che è molto diverso dallo stato alterato. Nello stato ampliato di coscienza
mantieni il tuo centro ed espandi i confini del tuo io per fare nuove
esperienze che ti arricchiscono, nello stato alterato perdi il tuo centro.
La pratica
Prima fase: il Rituale di
celebrazione degli spiriti della Natura
Il Rituale di celebrazione degli
spiriti della Natura ti permette di ristabilire un profondo contatto con le
energie della Natura.
La meditazione sui corpi di luce è
l’esperienza del progressivo ampliarsi dell’io, essa ci spinge a sentire la
nostra unità con il pianeta. Il Rituale di celebrazione degli spiriti della
Natura approfondisce questa unione risvegliando i legami tra il tuo essere e
le creature viventi del pianeta, portandoti a vivere l’esperienza che esse
sono dentro e non fuori di te.
Il nostro essere vive il medesimo
destino della Terra e degli animali che la popolano. Dissociarci dalla Terra
e dalle sue creature non ci è possibile, poiché non esiste separazione.
Eppure la vita che vive l’uomo
moderno lo porta a chiudersi a molte energie vitali naturali che gli sono
proprie. Gli spiriti animali fanno parte di quelle forze che l’uomo deve
reintegrare, non per ritornare allo stato selvaggio, ma per muovere con
maggiore forza e integrità verso l’evoluzione.
Gli spiriti animali simboleggiano la
forza vitale, il potere di autoguarigione e di guarigione. Spesso lo
sciamano indossa nei propri rituali piume di uccelli, pelli di animali o
maschere dalle fattezze animali. Identificarsi in un animale permette allo
sciamano di uscire dal proprio io, di incamminarsi verso l’estasi e verso il
viaggio al di fuori dal corpo. Mircea Eliade approfondisce questo tema:
Si è visto che gli sciamani hanno
ancor oggi coscienza di potersi trasformare in animali. Non è il fatto del
loro indossare pelli di belve che importa. L’importante è ciò che essi
provano, ciò che essi realizzano travestendosi da animali. Vi sono ragioni
per credere che questa trasformazione magica conduceva ad una «uscita da se
stessi» traducentesi assai spesso in una esperienza estatica.
Imitando le mosse di un animale o
rivestendone la pelle si faceva proprio un modo superumano di essere. Non si
trattava di regressione in una pura «vita animalesca»: l’animale al quale ci
si identificava era già portatore di una mitologia; esso era, di fatto, un
Animale mitico, l’Antenato o il Demiurgo. Divenendo questo animale mitico
l’uomo si trasformava in qualcosa di ben più grande e possente della sua
individualità.(1)
(1) Mircea Eliade, op. cit., pp.
487-488.
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Dopo aver creato la giusta atmosfera
siediti in silenzio in una postura meditativa, gli occhi bendati.
Durante la pratica di questo Rituale
ascolta della musica ritmata, carica di suoni di tamburi, una musica etnica,
magari con canti e suoni di strumenti primitivi o voci di animali.
Respira con la respirazione
circolare.
Mentre respiri circolarmente e muovi
il tuo corpo seduto a ritmo con la musica, concentrati sullo spirito del
Corvo.
Immagina un corvo, sentiti un corvo,
vola come un corvo. Il corvo è un simbolo assai adatto per iniziare un
Rituale sciamanico; esso è un simbolo di iniziazione ai segreti sciamanici.
Il corvo è un animale sfuggente, misterioso, emblema di ciò che è a cavallo
tra il giorno e la notte, tra il mistero e il conosciuto.
Senti che c’è un corvo dentro di te:
liberalo. Libera le tue energie, la tua fantasia e il tuo potere primitivo.
Dopo qualche minuto concentrati sul
primo chakra. Respira con la respirazione animale nell’area del
chakra basale, come se il tuo respiro entrasse ed uscisse da te
direttamente attraverso il tuo perineo. Visualizza il primo chakra
come una luce color rosso scuro nell’area del tuo perineo.
D’ora innanzi muovi il tuo corpo
liberamente per disporlo nella posizione che meglio ti è suggerita
dall’animale che stai visualizzando.
Mentre respiri animalmente
concentrati sullo spirito dell’Orso. L’orso è un simbolo di legame
con la terra. La meditazione sull’orso sviluppa il tuo contatto con la terra
da cui dipende la stabilità della tua psiche e delle tue azioni.
Il contatto con la terra permette
alle tue azioni di avere risultati positivi sul piano pratico, ti consente,
dunque, di non lasciare le tue intenzioni solo sul piano del pensiero e del
desiderio, ma di realizzarle concretamente. Il contatto con la terra è ciò
che lega l’ideazione all’attuazione pratica. Esso è altresì l’accettazione
della dimensione fisica nella quale il tuo Sé si è calato. Non per tutti,
infatti, accettare, amare la dimensione fisica e vivere in armonia con essa
è una cosa facile e spontanea.
Incarnandosi il Sé immortale viene a
contatto con il mondo della materia dove la coscienza risulta pressoché
totalmente assopita, dove si prende un corpo che deve lottare per
sopravvivere e perciò si devono fare i conti con molte presenze e
situazioni: il denaro, la competizione, la violenza… Nella dimensione della
materia la coscienza è agitata dal vento degli attaccamenti e dalla tempesta
dei desideri.
Molti conservano a lungo, dopo la
nascita, un senso di rifiuto, quasi di nausea, nei confronti della
dimensione terrestre e ciò rende la loro permanenza nel corpo, e in genere
nel mondo della materia, sofferta e combattuta. Ma poiché vi è
un’indiscutibile ragione per la quale il nostro Sé si è incarnato in questa
dimensione, è necessario che queste persone sviluppino il loro contatto con
la terra per poter vivere in armonia con la dimensione che il loro Sé ha
scelto al fine di compiere la propria esperienza.
La dimensione terrestre è una
dimensione sessuale. Per incarnarsi e arrivare qui, il Sé ha bisogno
dell’atto sessuale. L’atto sessuale esprime la potenza creatrice dell’amore
che genera l’esistenza: esso è un simbolo di quella potenza, ma un simbolo
lontano e molto oscuro che necessariamente va trasformato, chiarito e
riavvicinato al potere creatore dell’amore universale.
Generalmente chi non è in armonia
con la dimensione materiale non è in armonia con le sue principali
espressioni: il sesso, il lavoro, il denaro, per citare solo le più
importanti. Ma scopo del Sé non è la disarmonia e la lotta, bensì la
reintegrazione e la trasformazione. Il Sé deve prima accettare i poteri
oscuri propri della natura terrestre, poi conquistarli, senza divenirne
schiavo, e infine trasformarli per guarire la Natura e permetterne
l’evoluzione: questa è la ragione per la quale è venuto qui.
Il miglioramento del contatto con la
terra dipende dai chakra bassi, cioè dal chakra basale e dal
chakra pelvico, che sono direttamente uniti alle energie e alle forze
naturali e sessuali.
La meditazione sull’orso può
contribuire a risvegliare le energie dei chakra bassi, poiché l’orso,
come si è detto, è un simbolo di legame con la terra. Lo sciamano chiede
allo spirito dell’orso di assisterlo in tutte quelle operazioni sciamaniche
che hanno a che vedere direttamente con i poteri della terra.
Dopo qualche minuto di meditazione
sullo spirito dell’Orso e di concentrazione sul primo chakra,
continuando la respirazione animale, concentrati sul secondo
chakra e sullo spirito della Tigre.
Respira animalmente nel tuo
chakra pelvico, visualizzando il chakra come una luce arancione
nell’area dei tuoi organi genitali.
Il primo e il secondo chakra
sono strettamente collegati fra loro, basti pensare che, nel corpo fisico,
essi corrispondono al medesimo plesso, il plesso sacrale o plesso pelvico.
Dunque è difficile separare nettamente le funzioni di questi due chakra;
generalmente il miglioramento dell’apertura e dell’energia dell’uno
corrisponde al miglioramento delle condizioni anche dell’altro.
Medita sulla tigre risvegliando e
sentendo la presenza nel tuo chakra pelvico delle energie proprie dei
felini; senti la loro forza e anche la loro aggressività che accetti quale
parte di te senza giudicarla. Il significato del tuo lavoro, ricorda, deve
essere accettare per trasformare; perciò non giudicare, non temere,
non negare.
La meditazione sulla tigre risveglia
il potere del secondo chakra: l’energia sessuale che, come abbiamo
già avuto modo di vedere, è energia vitale e, dunque, potere di guarigione,
di apertura, di evoluzione.
Occorre qui precisare, se mai ce ne
fosse bisogno, che l’atto sessuale e l’energia sessuale sono due realtà
diverse sebbene interdipendenti. La liberazione, il risveglio dell’energia
sessuale repressa e assopita, comporta l’elevazione, la trasformazione
dell’atto sessuale che viene sempre più ad avvicinarsi al potere creatore
dell’amore universale che esso simboleggia. Perciò lo scopo del risveglio
del potere del secondo chakra non è l’incremento dell’attività
sessuale fine a se stessa, ma l’evoluzione di tale attività verso forme di
espressione dell’energia vitale sempre più universali e dunque la
liberazione dalla schiavitù del sesso, dal bisogno di compiere l’atto
sessuale.
La vera libertà dal sesso non si
acquisisce reprimendo l’energia sessuale, la repressione nasconde sempre la
perversione. è solo accettando di confrontarsi con il proprio potere
sessuale, desiderando di liberarlo da ciò che lo reprime per porlo al
servizio dell’amore e dell’evoluzione dell’essere che si può pensare di
acquisire una vera libertà dagli istinti primitivi, dall’animale e dal
selvaggio che è in noi.
Non è reprimendo e dimenticando
l’animale e il selvaggio, ma è solo accettandoli e amandoli quali parti di
noi che possiamo procedere verso la reintegrazione del nostro essere.
Medita sulla tigre. Il potere di
questo simbolo è conosciuto in tutte le culture primitive, basti pensare
alla credenza popolare indiana secondo la quale il pene della tigre
accrescerebbe il potere sessuale. Si tratta di una credenza che ha avuto
conseguenze disastrose, poiché ha portato all’uccisione di moltissime tigri
in India, una superstizione che dimostra quanto la verità possa essere
deformata dalla mente umana e generare atrocità.
Medita sulla tigre, celebrane
l’esistenza e il potere, sentiti unito alla sua vita mediante tutto l’amore
di cui sei capace. è solo attraverso il rispetto e l’amore che i segreti
della Natura ti si possono dischiudere.
Ricorda che la rinascita dello
sciamanismo oggi non deve significare un mero ritorno al passato, all’uomo
primitivo, ma un atto di reintegrazione mediante il quale, recuperando il
proprio passato e tutto ciò che di sé egli ha rinnegato, l’uomo muove verso
il proprio futuro. L’evoluzione è quel processo che porta l’essere a
universalizzarsi abbracciando con la propria consapevolezza il proprio
passato, il proprio presente e il proprio futuro.
Lo scopo non è quello di ritornare
alla Natura, ma di portare la Natura, che attraverso di noi si esprime, ad
essere totale.
L’evoluzione non è il trascendimento
della Natura, vista come limite e prigione dello spirito, non è il ritiro in
uno stato di contemplazione o assorbimento sopraelevato e lontano dalla
Natura terrestre, ma è l’accettazione gioiosa di tutti gli aspetti e le
attività della Natura, la loro liberazione e la loro evoluzione.
Le tappe dell’evoluzione sono
l’accettazione degli aspetti della Natura, la loro liberazione dai veti,
dalle paure, dai dogmi, dalle censure, dalle condanne della mente e la loro
elevazione mediante l’alchimia che li trasforma da ciechi impulsi inconsci,
in forze coscienti e volontarie.
Meditando sull’orso e sul primo
chakra contribuisci a creare tra il tuo io cosciente e la Natura
terrestre una migliore armonia. Questa armonia ti permette di avere un
rapporto migliore con i poteri legati alla Natura terrestre, quali il sesso,
il lavoro, il denaro, perché ti permette di amare l’aspetto sessuale e
materiale della tua Natura, anziché vergognartene e viverlo con un senso di
colpa e di condanna. Tutto ciò corrisponde alla realizzazione della prima
tappa dell’evoluzione: l’accettazione degli aspetti e delle forze della
Natura.
Meditando sulla tigre e sul secondo
chakra liberi il potere vitale della Natura, che è un’energia a
carattere sessuale, dai veti, dalle condanne, dalle paure che lo tengono
represso e dunque compi il secondo passo evolutivo: la liberazione degli
aspetti e delle forze della Natura.
Una successiva tappa evolutiva si
realizza quando le energie risvegliate dal primo e dal secondo chakra
salgono e giungono fino al quarto chakra, il chakra del cuore.
Nel chakra del cuore i poteri
della Natura possono incontrarsi con il potere dell’amore che è la sola
forza capace di elevare le energie condannate e confinate nei chakra
più bassi, integrandole nella sfera consapevole dell’io.
è solo amando qualcosa che la si
integra; perciò è nel chakra del cuore che l’alchimia della
trasformazione evolutiva si completa. Nel chakra del cuore il potere
della Terra si incontra con quello del Cielo, la Natura si incontra con lo
Spirito, il peccato incontra la redenzione, l’oscurità incontra la luce, ed
è quest’incontro che permette l’universalizzarsi dell’essere.
Ciò che è creato dall’amore non può
divenire se non per amore: l’amore è il principio e la fine, è la Natura e
il Signore della Natura, è la materia e lo spirito, il peccato e la sua
redenzione. L’amore è la forza che crea l’oscurità affinché la luce possa
risplendere e, creata l’oscurità, non può che amarla e amandola non può che
riportarla ad essere luce. Questo è il gioco infinito che gli yogin
chiamano Lîlâ, l’eterno gioco del Divino che muove l’universo.
Dopo qualche minuto di meditazione
sullo spirito dell’Orso e della tigre, concentrati sul terzo chakra e
sullo spirito dell’Aquila.
Respira nel tuo chakra solare
con la respirazione solare. Aiuta la tua concentrazione visualizzando
il chakra come una luce gialla diffusa nell’area circostante e
sovrastante l’ombelico.
Medita sullo spirito dell’Aquila.
Senti in te l’energia dell’aquila e il potere di visione e di libertà che
caratterizza questo animale. Tradizionalmente lo sciamano è molto legato al
simbolo dell’aquila. Mircea Eliade scrive che nei miti siberiani
sull’origine degli sciamani l’aquila gioca un ruolo determinante. Infatti
diversi miti sull’origine degli sciamani narrano di come il primo sciamano
sarebbe nato da un’aquila o, almeno, dall’aquila sarebbe stato istruito
nella sua arte. Mentre in altre leggende l’apparizione di un’aquila viene
interpretata come segno di vocazione sciamanica.
Dopo qualche minuto di meditazione
sull’aquila, concentrati sul quarto chakra e sullo spirito del
Lupo.
Respira nel tuo chakra del
cuore con la respirazione circolare. Aiuta la tua concentrazione
visualizzando il chakra come una luce color acquamarina nel centro
del tuo torace
Medita sullo spirito del Lupo.
Immagina di essere un lupo e di vivere la vita del lupo nel branco; osserva
le tue emozioni.
La meditazione sul lupo risveglia il
Maestro interiore che risiede in profondità nel chakra del cuore.
Dopo qualche minuto di meditazione
sul lupo, concentrati sul quinto chakra e sullo spirito del Gufo.
Respira nel tuo chakra della
gola con la respirazione caotica. Visualizza il quinto chakra
come una luce blu al centro della gola.
Medita sullo spirito del Gufo; senti
che la sua energia, il suo modo di essere è parte di te.
Poi medita su di una creatura
degli abissi, concentrandoti sul sesto chakra.
Respira nel chakra della
fronte con la respirazione di consapevolezza; senti che il respiro
sale nella testa. Visualizza il sesto chakra come una luce bianca o
dorata nel centro della tua fronte.
Scegli la creatura degli abissi che
più ti attira, senti che anche la vita oceanica è parte di te. Ascolta tutte
le emozioni che questo ti procura.
Dopo qualche minuto ancora, immagina
un canarino giallo mentre continui a respirare con la respirazione di
consapevolezza concentrandoti sul tuo settimo chakra che
visualizzi come una splendente luce color lilla alla sommità del tuo capo.
Il canarino giallo è il simbolo
della tua anima. Esso rappresenta la tua natura spirituale. Lascia che il
tuo canarino voli e permettiti di seguirlo ovunque esso vada. Guarda dove ti
porta: in quali posti, verso che cosa e lontano da quali cose? Osserva e
rimani con le tue emozioni.
Infine medita sugli spiriti della
Natura nella maniera che ti viene più spontanea. Medita sullo spirito di
un albero, di una nuvola, del sole o della luna, del buio o della pioggia,
della sabbia, di una montagna. Libera il potere della tua immaginazione e
lasciati trasportare nei mondi dei folletti, degli gnomi, delle fate...
Senti quanta magia c’è nella Natura.
Lo spirito logico ha così prevalso
nell’uomo moderno da privarlo del suo spirito magico. Recupera il tuo
spirito magico che un senso di colpa, di vergogna, di inadeguatezza creato
dalla tua ragione tiene lontano da te, riacquista la capacità di dialogare
emotivamente con la Natura.
Mentre mediti sugli spiriti della
Natura continua la respirazione di consapevolezza. Adesso non c’è più
bisogno che tu ti concentri su un chakra in particolare, a meno che
tu non ne senta uno che attira la tua attenzione, allora lascia che la tua
attenzione converga spontaneamente verso quel chakra.
Seconda fase: brucia il tuo
passato e danza la Danza dell’uomo guerriero e della donna selvaggia
Il nostro io è come un abito
mentale, un maschera che tutti ci poniamo addosso per creare una mappa
dell’essere nel quale, altrimenti, la nostra mente si perderebbe. Molto
spesso e in molti punti il nostro abito mentale può risultare stretto tanto
da creare blocchi dell’energia vitale che si esprimono sotto forma di
blocchi nevrotici, i quali possono somatizzarsi dando origine a vere e
proprie malattie organiche. Rompere le barriere dell’io, ampliare lo stato
della consapevolezza è, dunque, un’attività dal contenuto profondamente
terapeutico: questo è ciò che avviene durante la pratica dei Rituali
sciamanici.
Ogni volta che le barriere dell’io
crollano, alla mente sembra di impazzire, ma questa non è una follia di cui
si deve avere paura, in effetti è una follia taumaturgica. Perciò, se
durante questa fase della Danza Sciamanica, mentre la tua testa e il tuo
corpo si scuotono e dalla tua gola escono grida selvagge, sentirai che stai
toccando con un dito la follia, non temere: si tratta della «sana follia»
che portandoti al di fuori dei confini del tuo io guarisce i tuoi blocchi
nevrotici.
Per questo Rituale è indispensabile
una musica di tamburi molto ritmata. Fortunatamente oggi non è difficile
trovare musiche di questo tipo tra i dischi di musica etnica o new age.
Accendi una candela e ponila al
centro della Ruota di Medicina. Siediti al Nord della Ruota. Se sei con un
gruppo, allora tutti devono sedersi in cerchio intorno alla Ruota.
Non sei bendato.
Respira con la respirazione
solare.
Percepisci simultaneamente il tuo
primo e secondo chakra. Tieni rilassata e aperta l’area dei due
chakra bassi e respira in quest’area. Percepisci tutte le sensazioni che
provengono da queste zone del tuo corpo.
I due chakra bassi sono
collegati all’energia della Terra che è la forza che ti permette di esistere
nel giusto equilibrio con i poteri della natura terrestre, poteri che
abbiamo già conosciuto durante la prima fase di questo Rituale. La natura
terrestre è la natura materiale che lo sciamano non disprezza, non rifiuta,
non rinnega, ma alla quale, anzi, si allea cercando di armonizzarla con la
propria natura spirituale.
Senti che, mentre respiri, l’energia
della Terra entra ed esce da te attraverso i tuoi due chakra bassi:
ad ogni inalazione l’energia sale dalla Terra ed entra in te attraverso i
chakra bassi, ad ogni esalazione la tua energia cade e, attraversando i
chakra bassi, torna alla Terra.
Senti la tua connessione con la
Terra, la Madre. Realizza che le tue emozioni e le emozioni della Terra sono
le stesse, poiché tra te e la Terra non esiste separazione. La sofferenza e
l’ansia della Terra sono in te, come sono in te la sua forza e la sua gioia.
Senti che il tuo respiro ha origine nelle profondità della Terra.
Nei tuoi due chakra bassi
hanno sede le tue energie primitive e potenti: il tuo guerriero, la tua
donna selvaggia. L’energia del tuo essere primitivo è un forte potere vitale
indispensabile per la tua realizzazione, fondamentale come sostegno per le
tue aspirazioni. Avere un’aspirazione spirituale senza possedere l’energia
vitale per realizzarla può essere doloroso. Perciò dai chakra più
alti, e specialmente dal chakra del cuore, deve venire il messaggio
spirituale, la direzione da seguire, mentre dalla Terra e dai chakra
legati alla Terra viene la forza per muoversi e giungere fino a
destinazione.
Tutta la forza della natura
terrestre viene a te attraverso i tuoi due chakra bassi. Poiché si
tratta di una forza che sfugge al suo controllo, la mente umana ne ha timore
e tende a tenerla lontana, a rimuoverla giudicandola e condannandola.
Adesso senti l’energia presente
nelle zone dei tuoi chakra bassi e permettiti di liberare queste aree
che tutte le società e tutte le religioni hanno sempre condannato.
Lascia il tuo corpo libero di
muoversi al ritmo della musica dei tamburi. Pur restando seduto, muovi le
tue gambe e le tue braccia e la tua schiena e scuoti la testa. Quest’ultimo
movimento è molto importante. Scuoti la testa come preferisci. Devi avere la
sensazione di svuotare la tua mente, di buttare via dalla tua mente tutto
ciò che del tuo passato non ti serve più e costituisce per te solo un peso.
Lascia che il tuo respiro salga
nella testa e lì diventi come un fuoco che brucia i tuoi condizionamenti.
Torna a tempi antichi in cui eri una
donna selvaggia o un guerriero che danzava intorno al fuoco. Senti il potere
della tua donna selvaggia o del tuo guerriero ed esprimilo liberando i
movimenti del corpo. Se ci sono dei suoni dentro di te, suoni che provengono
da tempi antichissimi, lasciali uscire.
Mentre ti muovi e respiri osserva,
anche saltuariamente, la fiamma della candela e butta sul fuoco tutto ciò
che del passato che appartiene a questa tua vita non ti serve più. Buttalo
fuori da te durante l’espirazione e immaginalo bruciare nella fiamma
purificatrice della candela.
Musica, respiro, movimento del
corpo, movimento della testa, canti, suoni, grida e fuoco purificatore,
simboleggiato dalla fiamma della candela, sono gli elementi fondamentali di
questo Rituale che ti conduce verso una profonda liberazione e rinascita.
Nel corso di questo Rituale i tuoi
vecchi condizionamenti, il tuo passato che ti lega e ti àncora come zavorra,
muore, mentre le forze naturali dei tuoi chakra bassi rinascono.
C’è stato un tempo in cui le tue
energie vitali hanno dovuto essere in gran parte rimosse dal tuo io
cosciente al fine di permetterti di divenire un essere sociale che può stare
entro i confini di un ruolo, di una routine, di una disciplina. è così che
si diventa adulti: dominando la vitalità selvaggia. Ma l’io selvaggio è
anche il nostro potere vitale più forte e quando siamo in grado di
comprenderlo senza farci travolgere dobbiamo reintegrarlo per completarci. è
così che da esseri socializzati possiamo divenire esseri umani.
Ma adesso metti da parte tutto ciò,
lascia cadere ogni ragionamento, brucia nella fiamma della candela ciò che
del tuo passato non ti è più necessario, libera i movimenti e i suoni che
provengono dalla tua natura selvaggia. I movimenti, i suoni, lo scuotersi
della testa, la respirazione solare, la musica dei tamburi, ti portano in
uno stato di estasi… lasciati andare.
Terza fase: la Danza degli animali
La terza fase è quella della
Danza vera e propria. Scoprirai come il movimento libero, consapevole,
il movimento nel quale ti concedi di essere totale nei tuoi gesti, è una
tecnica meditativa profonda al pari dell’assoluta immobilità. Così, se molte
tecniche di meditazione yoga fanno leva sull’immobilità del corpo e della
mente, i Rituali sciamanici fanno più spesso leva sul movimento libero e
totale; ma lo scopo resta invariato: portare la tua consapevolezza nelle
profondità del tuo essere.
Nella meditazione assoluta
immobilità e movimento totale si equivalgono.
In questa fase del Rituale useremo
anche i suoni degli animali. Durante la Danza ci permetteremo di lasciare
uscire dalla nostra gola suoni simili alle grida degli animali. Le grida
degli animali, nel contesto del Rituale Sciamanico, contribuiscono a
risvegliare le nostre energie selvagge, attivando archetipi primitivi nelle
profondità della nostra psiche.
Spesso lo sciamano usa il grido di
un animale come un grido di potere con il quale egli invoca i propri spiriti
ausiliari, ovvero risveglia i propri poteri legati alla natura terrestre.
Periodicamente lo sciamano danza per
tenere il proprio spirito animale vicino a sé.
È indispensabile una musica ricca di
toni bassi e, possibilmente, di suoni della foresta (voci di animali,
tamburi, canti tribali, rumore di cascate o di piogge torrentizie…): non è
difficile trovare in commercio questo genere di dischi.
Portati in piedi e resta immobile. I
tuoi occhi sono chiusi ma non bendati.
Respira con la respirazione
circolare, rapida e profonda.
Divieni consapevole della tua
postura. Che cosa emana da essa? Forza, fragilità, sicurezza, instabilità,
forte contatto con la terra o propensione a staccarti dal suolo?
Rilassati. Senti ogni muscolo del
tuo corpo che si abbandona. Percepisci la forza di gravità che ti attrae
verso la terra. Rilassandola, lascia che ogni singola parte del tuo corpo si
abbandoni verso il basso
Continuando a respirare
circolarmente, ora immagina di tornare indietro, molto indietro nel tempo,
fino a raggiungere la tua animalità.
Danza, respirando, muovi liberamente
il tuo corpo ed esprimi con i movimenti il tuo spirito animale. Abbandonati
alla danza respirando sempre più rapidamente e profondamente.
Esprimi nella danza le movenze del
tuo animale che corre o vola nella giungla.
Se sei in un gruppo puoi provare a
osservare come si sente il tuo animale quando incontra altri animali: è
aggressivo, è sicuro, è intimorito?
Osserva molto bene il tuo animale.
Può darsi anche che esso sia ferito. Guarda dove è ferito. Allora lascia che
si rintani in un posto sicuro e permettigli di guarirsi attraverso il
respiro.
Poi, di nuovo, riprendi la danza,
ancora più libera, ancora più potente. Lascia che tutto il tuo corpo si
scuota e si scuota, come per liberarsi dall’abito mentale che lo comprime,
per scrollarsi di dosso la polvere delle paure e dei giudizi che ne
soffocano il potere.
Senti tutta la tua forza che si
libera nella danza, senti che non può esistere né stanchezza né deperimento
quando i tuoi centri energetici sono aperti e liberi, poiché l’energia della
vita vi scorre attraverso senza limitazioni.
Senti tutto il potere del tuo
spirito animale. è una forza enorme che ti appartiene per diritto di
nascita, una forza che è stata molto a lungo assopita nei tuoi chakra
bassi, repressa dalle paure e dalle condanne della mente. Ritrova il tuo
potere, risveglia il tuo spirito animale!
Se nasce spontaneo, lascia uscire
dalla tua gola il grido del tuo animale.
Dopo un certo tempo lasciati
catturare dalla danza al punto da dimenticare totalmente chi sei e perché
stai danzando. Allora puoi essere un guerriero primitivo che danza intorno
ad un fuoco o una donna selvaggia che danza in mezzo alla foresta, puoi
essere un altro animale, diverso da quello che ha danzato in precedenza, o
persino uno spirito della foresta, degli Inferi o del Cielo.
Fa’ che la tua danza divenga sempre
più totale; come se il tuo corpo fosse posseduto da un potere sovrumano. è
proprio questa la sensazione alla quale la Danza Sciamanica dovrebbe
condurre: la sensazione di essere posseduti. Lasciati possedere e non
temere: ciò che ti si sta presentando ora non è che il tuo stesso potere".
Yogin e sciamano
Guida alla conoscenza e alla pratica sciamanica |
Autrice: Selene Calloni
Edizioni
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