LA RESPIRAZIONE
SUFI
LEZIONI SUFI DI LETTURA COL CUORE
L'uomo
saggio non vuole conoscere i trattamenti curativi,
vuol
imparare a vivere senza ammalarsi.
Saggezza Sufi
La gestione del respiro
I ciechi dalla nascita
non soffrono di schizofrenia. La schizofrenia è una malattia psicogenetica che
si caratterizza per i disturbi tipici della sfera emozionale volitiva. La sua
traduzione rilevante è “la disintegrazione della mente” o “la scissione
dell'anima”. Quotidianamente, utilizziamo il canale visivo (vista). L’atto
della visione ci rende più o meno sicuri. Daniel Kharms (1906 - 1942), racconta
che una persona era molto disturbata da un uomo che seduto davanti alla sua
finestra agitava un pugno verso di lui. Quando l'eroe del racconto toglieva gli
occhiali non vedeva questo disturbatore e si calmava, ma sapendo della sua
esistenza, li rimetteva di nuovo (per non aver dubbi) e rivedendolo tremava
ancora dall’irritazione. Alla fine, tolse gli occhiali calmandosi con la
classica enunciazione: “Io non lo vedo, dunque è assente!”. Certamente non è
così. Questo personaggio è inesistente finché non entrerà dalla vostra finestra
assestandovi un pugno sulla testa!
Un canale visivo
sovraccaricato comporta un cedimento del flusso energetico nel corpo umano. Che
cosa significa questo? Significa che in alcuni gli occhi si ammalano, in altri
s’indeboliscono le gambe e sarebbe auspicabile rimanere sdraiati, taluni
litigano a sangue con le loro spose, certi tuonano contro il governo, e così
via...! “Tutte sciocchezze, sostiene chi si ubriaca seduto su una panchina.
Basta coricarsi, dormire e tutto passa.” Certamente passa! Ma a volte non
passa...
Provate a fare un
semplice esercizio. Alzatevi in piedi, dritti. Adesso, chinatevi un po’ in
avanti, mantenendo il corpo in linea retta. Inclinatevi ancora. Non come la
torre di Pisa, ma presto o tardi arriverà il momento che cadrete. Per rimanere
eretti, è necessario di volta in volta ripristinare l'equilibrio spezzato. A
questo scopo, gli antichi Sufi hanno elaborato gli esercizi respiratori, che
non sono una “ginnastica semplice”, ma sono diretti al raggiungimento
dell’armonia col mondo e con sé stessi, cioè permettono di seguire la vera
natura umana.
Provocando uno
sforzo interno tramite una respirazione trattenuta, noi armonizziamo l’attività
degli organi. Il ritmo più corretto della respirazione è quello del dormiente:
uniforme e con piccole pause. I Sufi, osservando il sonno di una persona,
poterono determinare se un individuo è malato o sano. Se una persona inspira
dal naso ed espira con la bocca, questo fatto rivela lo stato della sua
malattia.
Con l'aiuto
d’alcune tecniche di respirazione si possono ottenere dei risultati
sorprendenti. In passato, i soldati feriti erano trattati senza anestesia
facendoli inspirare ed espirare secondo una certa sequenza; in questo modo, il
medico rimuoveva dal corpo la freccia o un frammento di lancia.
Successivamente, gli stessi esercizi respiratori aiutavano velocemente a
ristabilirsi e a proseguire la campagna militare.
LA GESTIONE DELL’ATTENZIONE
NEGLI ESERCIZI RESPIRATORI
“Se il tuo pensiero è una rosa, tu sarai un
giardino di rose; e se è una spina, tu sei una fascina per il fuoco
dell’hammam.”
Rumi, Mathnawi, Libro II, versi 277-278
Hegel scrisse che
l'attenzione è una finestra per l'anima. Gli psicologi moderni ritengono che la
vigilanza attenta al pari del processo mentale indipendente avente un proprio
procedimento autonomo, non esiste. Una percezione assai orientata alla funzione
di controllo, è detta attenzione. Un’attività controllata è più feconda, più
qualitativa, al contrario di un lavoro fatto distrattamente. La sola domanda
che si pone è: che cos’è l’oggetto dell’attenzione? I pensieri positivi puri
(ricordiamoci che un significato del termine Sufi è “purezza”) o i punti di
vista personali ed egoistici? Qualsiasi lavoro fatto con avvedutezza sarà
meglio eseguito solo nel caso in cui raggiungiate e troviate il flusso della
potenza creatrice che rallegra tutti i vostri vicini; ma in un altro frangente,
provereste debolezza e stanchezza. Andrei Makarevich cantava: “Per le vittorie
inutili, c’è una fatica...” Beh, ma non soltanto stanchezza. Arrivano anche
malattie, mutilazioni, disintegrazioni familiari, perdita d’amici, depressione,
e così via.
L’oggetto d’attenzione degli esercizi di
tutte le scuole Sufi sono i pensieri puri e luminosi rivolti all’Altissimo.
Forme di respirazione
Di seguito, sono
elencate le varie forme di respirazione che contribuiscono all’armonizzazione della
vita umana, al miglioramento della salute mentale, alle relazioni con le altre
persone. Non avete mai sentito la frase: “Respira in modo anomalo nei confronti
di qualcuno?” (espressione russa)
Talvolta è detto così dei cari amici, della persona amata, ma spesso si
riferisce alle persone che sono in conflitto tra loro. Infatti, quando
imprechiamo o litighiamo, il nostro respiro è confuso, disuguale. Gli psicologi
sanno che l’armonizzazione del respiro comporta il disinnesco delle tensioni
nei rapporti tra le persone.
L'esercizio
preparatorio
Prima degli
esercizi respiratori si raccomanda di eseguire la pratica seguente.
Osservate per
qualche minuto la respirazione, familiarizzatevi in qualche modo con essa,
osservate le sensazioni.
Il trattenimento
respiratorio
Tutti gli esercizi
utilizzano il trattenimento della respirazione. Il trattenimento del respiro,
in una certa misura, massaggia il sistema polmonare, il cuore e i vasi
sanguigni. Osservate il loro stato durante il trattenimento respiratorio.
Il ritmo della
respirazione quando si cammina
Il ritmo della
respirazione è importante quando si cammina, perché si riflette sull'andatura
della persona. A sua volta, l'andatura influenza il ritmo della respirazione ed
il lavoro del cuore. Si sa che uno dei più importanti criteri applicati da
Pitagora per selezionare gli studenti della sua scuola, era il loro modo di
camminare. Quando si cammina, è importante sentire il contatto del piede a
terra insieme alla punta dei piedi e al tallone. Il tallone, facendo
riferimento alla superficie della terra, batte un piccolo colpo e crea una
vibrazione nel corpo.
È ottima cosa
tutte le mattine camminare per 2-3 minuti in punta di piedi, molleggiandosi un
po' e creando così le vibrazioni. I Sufi chiamano quest'andatura “lo svolazzamento di un uccello.”
Bisogna ricordare
che l'andatura incerta, cioè “l'andatura
del ladro” è dannosa per il lavoro del cuore.
Si raccomanda di
eseguire gli esercizi respiratori prima e dopo gli esercizi di recupero fisico.
La 1-ma forma di
respirazione
Inspirare normalmente,
senza sforzo per 8 secondi fare una pausa (dopo l'inspirazione). Espirare
normalmente senza sforzo.
Questa forma di
respirazione è volta ad attivare la persona e ad aumentare la vitalità (fig.
14).
Variante della prima
forma di respirazione
Inspirare al
massimo, poi fare una pausa finché possiamo resistere, espirare completamente
(fig. 14, a)
Se una persona è
malata di cuore, si raccomanda di solito l'esecuzione della prima forma
respiratoria inspirando dal naso ed espirando dalla bocca. Per i disturbi del
ritmo cardiaco, è consigliato di compiere il seguente esercizio respiratorio:
“Congiungere i
palmi, e disporre le mani in modo tale che gli indici di entrambe le mani
coprano un po’ (ma non interamente) le narici. I palmi non devono essere
stretti, ma leggermente allargati ai lati. In questa posizione, inspirare dal
naso e dopo una pausa espirare dalla bocca nello spazio compreso tra i palmi.”
A chi ha subito un
infarto, si raccomanda di espirare in un palloncino gonfiabile.
La seconda forma di respirazione
Inspirare in modo
regolare – espirare normalmente – fare una pausa di 8 secondi.
L'esecuzione di
questa forma di respirazione aiuta effettivamente a rilassarsi, a distendersi
(fig. 15).
La variante della seconda forma di respirazione
Inspirazione
completa – espirazione completa – fare una pausa per quanto sia possibile (fig.
15, a)
La terza forma
di respirazione
Una lunga e lenta
inspirazione - un'espirazione breve e completa.
L'esecuzione della
terza forma di respirazione permette di gestire lo stress e di sbarazzarsi dei
pensieri struggenti. Coloro che soffrono di pressione arteriosa alta, non
dovrebbero espirare brevemente (fig. 16).
La quarta forma
di respirazione
Inspirazione breve
e completa - Espirazione completa e lenta.
L'attuazione di
questa forma di respirazione è volta a migliorare l'umore e a ripulire i
pensieri e gli stati nocivi (fig. 17).
Variante della
quarta forma di respirazione
Inspirazione breve
e completa - espirazione intermittente (piccole “porzioni”) (fig. 17, a).
La quinta forma
di respirazione è detta “Respirazione del dormiente”
Questa forma
ricorda la respirazione del dormiente: delicata, appena percettibile. Si
raccomanda di eseguire il presente modulo direttamente prima di dormire, perché
la persona si addormenta e si calma più facilmente e con maggiore rapidità
(fig. 18).
Inspirazione
appena percettibile – fare una pausa di circa 3 secondi - espirazione – fare
una pausa di circa 3 secondi.
Un corridore
respira intensamente, ma quando è stanco inspira ed espira sbadigliando spesso.
Una persona tranquilla non fa notare la respirazione. Una persona incollerita
respira in modo intermittente ed irregolare. Questi sono solo gli esempi più
semplici riguardanti il cambiamento di stato di un individuo, i quali conducono
a più profondi cambiamenti interiori.
Esercizi di
respirazione
Ci sono 5 tipi di
respirazione Sufi:
1.A. 1-mo tipo. Variante A.
Inspirazione -
trattenimento della respirazione (8 secondi) - espirazione
1.B. 1-mo tipo. Variante B.
Inspirazione
completa - massimo trattenimento possibile - espirazione completa
2.A. 2-do tipo. Variante A.
Inspirazione -
espirazione - trattenimento della respirazione (8 secondi)
2.B. 2-do tipo. Variante B.
Inspirazione
completa - espirazione completa - massimo trattenimento possibile della
respirazione
3. 3-zo tipo.
Inspirazione
rapida - espirazione lenta.
4. 4-to tipo.
Inspirazione lenta
- espirazione rapida.
5. 5-to tipo (respirazione del dormiente)
Inspirazione -
trattenimento (3 secondi) - espirazione - trattenimento (3 secondi)
RESPIRAZIONE MEDITATIVA
http://www.tradizionesacra.it/respirazione_sufi.htm
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